Il sogno di Massimo Santinelli

La riscoperta della Rosa di Gorizia

Massimo Santinelli - Imprenditore

Dalla passione che nutro per la mia terra è sbocciato sul campo l’amore per la Rosa di Gorizia.

È il pregiatissimo radicchio rosso che da oltre due secoli illumina con i propri colori il rigido autunno dell’estremo nordest d’Italia. Una coltivazione limitata, tramandata di generazione in generazione e i cui segreti vengono gelosamente custoditi.

Una prelibatezza per soli buongustai, croccante e dotata di sapore intenso e leggermente amarognolo, da assaporare in purezza oppure da utilizzare per arricchire i migliori piatti della tradizione del Friuli Venezia Giulia.

“Cibo e territorio sono da venticinque anni al centro della mia attività imprenditoriale. Su queste basi, la passione per la Rosa di Gorizia è sbocciata impetuosa e ha messo salde radici.”

Sono convinto che la terra sia una risorsa straordinaria cui è saggio e opportuno ritornare con rispetto, umiltà e dedizione.

La Rosa è un esempio fuori dal comune: nel campo deve prima soffrire il freddo e sopportare qualche dura gelata per esprimere poi il meglio delle sue caratteristiche.

Lungo il campo corre per oltre duecento metri un rifugio antiaereo dei primi anni quaranta del xx secolo. è uno spazio carico di storia che mi ha incantato. Per questo oggi accoglie e protegge la rosa nella fase delicata della sua maturazione

La Rosa esprime un’antica sapienza contadina e una grande manualità artigianale. La tolettatura della Rosa, ieri come oggi, è il momento in cui le persone si ritrovano insieme a lavorare. Da noi, che prepariamo la Rosa, questo momento si estende a voi, che ne condividete il piacere, insieme, intorno a una tavola imbandita.

Piccoli cespi, preziosi come boccioli di colore intenso e dal gusto delicato: la Rosa fresca è l’oro della mia terra. È la regina della tavola invernale, elegante e raffinata. Con la sua autenticità conquista anche i più esigenti.